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giovedì 10 gennaio 2008

tra le vie oberdan,marsala,goito



La via era detta "Cavaliera" per il fatto che vi si trovavano stallatici per i cavalli, essendo una zona assai trafficata in quanto vicina al Mercato di Mezzo, cioè all'odierna Via Rizzoli. Il tratto della Via Oberdan dalla Chiesa di S.Martino fino alla fine della strada era chiamato Via della Berlina per il fatto che qui venivano esposti al pubblico dileggio i mugnai e i "mondatori" fraudolenti, come ricorda Athos Vianelli.


LA CHIESA DI S.MARTINO

La Basilica di San Martino fu iniziata nel 1227 e terminata nel XIV sec.La facciata fu ricostruita in stile gotico nel XIX sec. e ben poco dell’impianto originario rimane dell’esterno. La chiesa all’interno racchiude una serie di capolavori tra i quali troviamo alcune opere di Ludovico Carracci, come S. Angelo martire e S. Girolamo.






VIA MARSALA
detta anche "via di mezzo" in quanto univa, quale mezzana, la Via Galliera e la Via S.Donato, oggi Zamboni



La casa dei Ghisilieri al n.17 ha il portico architravato con stilate in legno.



Palazzo Grassi, ora sede del Circolo Ufficiali, presenta un alto portico con stilate in legno, la grande porta con arco a sesto acuto, e le finestre del piano superiore, anch'esse gotiche, adorne di terracotte.



VIA VALDONICA
dall'incrocio con Vicolo Luretta
La Via Valdonica era una delle vie di accesso al Ghetto






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ALL'INCROCIO CON VIA GOITO




giovedì 3 gennaio 2008

via zamboni





La Via Zamboni fu il quartiere dei Bentivoglio che qui avevano la loro favolosa dimora, quella domus aurea distrutta a furor di popolo agli inizi del Cinquecento. Tuttora visibile invece la Chiesa di S.Giacomo che Giovanni II Bentivoglio trasformò e abbellì.




Un lungo e snello porticato, voluto dai Bentivoglio, partendo da Piazza Verdi affianca la Chiesa di S.Giacomo fino a Piazza Rossini, dove si trova l'entrata principale della Chiesa. Era un percorso trionfale per i nobili quando dalla loro fastosa dimora si recavano alle funzioni religiose.


PIAZZA VERDI



Facciata del Teatro Comunale, inaugurato il 14 maggio 1763 col Trionfo di Clelia del Metastasio. Dopo l'incendio del Teatro Malvezzi, il Senato Bolognese aveva deliberato che il nuovo teatro sorgesse nell'area del "Guasto", cioè nel luogo dove sorgeva la domus aurea. L'incarico della costruzione fu dato all'architetto Antonio Galli Bibbiena.

In Piazza Verdi è ancora visibile, accanto all'entrata del portico bentivogliesco, un tratto delle antiche mura del Mille, quelle dei torresotti.

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Lato di Piazza Verdi, cuore dell'Università, di fronte al Teatro Comunale


“La Scuderia”, tipico locale della zona universitaria, occupa gli spazi delle antiche scuderie dei Bentivoglio.

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Da Piazza Verdi si entra nella Via de' Bibiena, dedicata alla famiglia Galli, (famiglia di celebri architetti, pittori, scenografi...) detta Bibiena dalla località toscana di provenienza.

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Da Piazza Aldrovandi conduce in Piazza Verdi la Via Giuseppe Petroni, che era detta Via de' Pellacani, perchè qui avevano le loro botteghe i conciatori di pelli.



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LARGO TROMBETTI






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PALAZZO POGGI




La Torre della Specola, (1712/1723–25) sorse quando, per lascito di Luigi Ferdinando Marsili, il Palazzo Poggi divenne la sede dell' Istituto delle Scienze, da lui fondato.La sala della torretta fu costruita nel 1725. Essa è ruotata rispetto al resto dell' edificio, in modo da presentare le facce orientate verso i quattro punti cardinali. Alla sommità della torre, nella metà del '700, furono effettuati i primi esperimenti in Europa sulla natura elettrica del fulmine dall' astronomo abate Petronio Matteucci e dal medico Giuseppe Veratti.

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Il campanile della Chiesa di S.Sigismondo

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Veduta della Via Zamboni verso Porta S.Donato, sui viali di circovallazione, che racchiudono il Centro Storico di Bologna.