lunedì 18 febbraio 2008

il canale navile

IL NAVILE NEGLI ANNI OTTANTA VISTO DALL'OBIETTIVO DI BRUNO SALVATORE





la restara in una foto del 17 aprile 2011

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Il Sostegno del Battiferro
costruito nel 1439 e terminato dal Vignola nel 1548
al centro e a sinistra ha le paratorie per regolare il livello dell'acqua, a destra la conca a due portoni per la navigazione.





A destra la Centrale Elettrica del Battiferro, che cominciò a funzionare dal 1 Gennaio 1901, utilizzando energia idraulica e vapore. Ha funzionato fino al 1961.
E' visibile la torre cilindrica della Fornace Gallotti, prima del restauro.
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La Fornace Gallotti
Era una fornace con forno di cottura di tipo Hoffmann, cioè un forno "continuo" dove il materiale è fisso nelle apposite camere, mentre il fuoco è mobile. A Bologna le prime fornaci a sistema Hoffamann furono costruite negli anni 1868-1870.
La lavorazione si effettuava dalla primavera all'autunno.


la fornace il 17 aprile 2011
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Il Sostegno del Torreggiani
Fu costruito intorno al 1560, quando i sostegni costruiti dal Vignola non furono più sufficienti.



La Madonna in terracotta non c'è più in quanto asportata da qualche maleintenzionato.


foto del 17 aprile 2011
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La Giostra, ex fornace
era probabilmente la più antica della zona con forno rotondo (di qui la denominazione Giostra). Verso il 1950 è stata trasformata per uso residenziale. Da una decina d'anni è completamente abbandonata.



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Il Sostegno del Landi, detto anche Sostegnazzo
è contemporaneo del Sostegno Torreggiani.





foto del 17 aprile 2011



Sulla sinistra è visibile una vecchia cartiera funzionante fin a metà del Novecento, con una ventina di operai.

la cartiera in una foto del 17 aprile 2011

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Il Sostegno del Grassi, detto sostegnino,
è contemporaneo di quello del Battiferro, anche questo realizzato dal Vignola sul posto di un più antico sbarramento di legno.



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Il Ponte della Bionda
è un ponte a schiena d'asino, in muratura. Scavalca il Canalazzo, ramo non navigabile del canale, presso la confluenza con l ' altro ramo.



il ponte in una foto del 17 aprile 2011


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Il Sostegno di Corticella
Sistemato in muratura dal Vignola nel 1548. Vicino ad esso sorgeva uno dei più antichi mulini del canale. Da qui partivano barche ancora nel 1930-40.


In primo piano si vede scorrere l'acqua del Canalazzo, dietro scorre la Fossetta
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il sostegno di Corticella in  foto del 17 aprile 2011
ormai un insieme di ruderi









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Il ponte di Corticella sul Canalazzo

Il ponte di Corticella, su cui passa la strada per Galliera. Qui sorgevano probabilmente il porto di Corticella, il più antico del Navile, esistente già prima del 1284.
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Nel 1948 cessa completamente la navigazione sul canale Navile. Fino a quell'anno erano in funzione 24 barconi, che potevano trasportare fino a 100 quintali di merce per 300 lire di pedaggio.
Il Navile, costruito a partire dal XII secolo, che traeva l'acqua dai canali di Reno e di Savena della città, forniva energia idraulica per gli opifici e i mulini oltre a servire per la navigazione.
In uscita il canale giunge a Malalbergo sfruttando un vecchio alveo del Savena, per poi immettersi nuovamente nel Reno. In questo modo la città era collegata al mare. Per superare i dislivelli del canale furono costruiti, in varie epoche, dieci sostegni o chiuse azionate da dipendenti del Genio Civile, che dal 1952 perdettero il posto di lavoro.
Il Navile fu sempre una importante via per il trasporto di passeggeri e merci, con rendimenti assai superiori a quello via terra: un cavallo che traina un barcone lavora infatti come 500 cavalli su terra. Il riso della bassa era trasportato in città attraverso il Navile fino agli anni Trenta.

giovedì 10 gennaio 2008

tra le vie oberdan,marsala,goito



La via era detta "Cavaliera" per il fatto che vi si trovavano stallatici per i cavalli, essendo una zona assai trafficata in quanto vicina al Mercato di Mezzo, cioè all'odierna Via Rizzoli. Il tratto della Via Oberdan dalla Chiesa di S.Martino fino alla fine della strada era chiamato Via della Berlina per il fatto che qui venivano esposti al pubblico dileggio i mugnai e i "mondatori" fraudolenti, come ricorda Athos Vianelli.


LA CHIESA DI S.MARTINO

La Basilica di San Martino fu iniziata nel 1227 e terminata nel XIV sec.La facciata fu ricostruita in stile gotico nel XIX sec. e ben poco dell’impianto originario rimane dell’esterno. La chiesa all’interno racchiude una serie di capolavori tra i quali troviamo alcune opere di Ludovico Carracci, come S. Angelo martire e S. Girolamo.






VIA MARSALA
detta anche "via di mezzo" in quanto univa, quale mezzana, la Via Galliera e la Via S.Donato, oggi Zamboni



La casa dei Ghisilieri al n.17 ha il portico architravato con stilate in legno.



Palazzo Grassi, ora sede del Circolo Ufficiali, presenta un alto portico con stilate in legno, la grande porta con arco a sesto acuto, e le finestre del piano superiore, anch'esse gotiche, adorne di terracotte.



VIA VALDONICA
dall'incrocio con Vicolo Luretta
La Via Valdonica era una delle vie di accesso al Ghetto






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ALL'INCROCIO CON VIA GOITO




giovedì 3 gennaio 2008

via zamboni





La Via Zamboni fu il quartiere dei Bentivoglio che qui avevano la loro favolosa dimora, quella domus aurea distrutta a furor di popolo agli inizi del Cinquecento. Tuttora visibile invece la Chiesa di S.Giacomo che Giovanni II Bentivoglio trasformò e abbellì.




Un lungo e snello porticato, voluto dai Bentivoglio, partendo da Piazza Verdi affianca la Chiesa di S.Giacomo fino a Piazza Rossini, dove si trova l'entrata principale della Chiesa. Era un percorso trionfale per i nobili quando dalla loro fastosa dimora si recavano alle funzioni religiose.


PIAZZA VERDI



Facciata del Teatro Comunale, inaugurato il 14 maggio 1763 col Trionfo di Clelia del Metastasio. Dopo l'incendio del Teatro Malvezzi, il Senato Bolognese aveva deliberato che il nuovo teatro sorgesse nell'area del "Guasto", cioè nel luogo dove sorgeva la domus aurea. L'incarico della costruzione fu dato all'architetto Antonio Galli Bibbiena.

In Piazza Verdi è ancora visibile, accanto all'entrata del portico bentivogliesco, un tratto delle antiche mura del Mille, quelle dei torresotti.

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Lato di Piazza Verdi, cuore dell'Università, di fronte al Teatro Comunale


“La Scuderia”, tipico locale della zona universitaria, occupa gli spazi delle antiche scuderie dei Bentivoglio.

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Da Piazza Verdi si entra nella Via de' Bibiena, dedicata alla famiglia Galli, (famiglia di celebri architetti, pittori, scenografi...) detta Bibiena dalla località toscana di provenienza.

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Da Piazza Aldrovandi conduce in Piazza Verdi la Via Giuseppe Petroni, che era detta Via de' Pellacani, perchè qui avevano le loro botteghe i conciatori di pelli.



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LARGO TROMBETTI






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PALAZZO POGGI




La Torre della Specola, (1712/1723–25) sorse quando, per lascito di Luigi Ferdinando Marsili, il Palazzo Poggi divenne la sede dell' Istituto delle Scienze, da lui fondato.La sala della torretta fu costruita nel 1725. Essa è ruotata rispetto al resto dell' edificio, in modo da presentare le facce orientate verso i quattro punti cardinali. Alla sommità della torre, nella metà del '700, furono effettuati i primi esperimenti in Europa sulla natura elettrica del fulmine dall' astronomo abate Petronio Matteucci e dal medico Giuseppe Veratti.

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Il campanile della Chiesa di S.Sigismondo

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Veduta della Via Zamboni verso Porta S.Donato, sui viali di circovallazione, che racchiudono il Centro Storico di Bologna.